Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

sabato 4 gennaio 2014

L'ILLUSIONISTA: LO SPREAD ED ALTRE STORIE...(1)



La notizia del giorno è in realtà una notizia di ieri: lo Spread cala sotto i 200 punti per la prima volta dal 2011.

Questa notizia si può leggere su tutti i quotidiani e sentire da tutti i telegiornali che subito dopo dicono senza nessun commento, come se fosse una cosa da nulla: “BCE avverte: mai così male i prestiti alle imprese italiane.”

Saccomanni esulta:”Con lo Spread in calo più risorse per la crescita;” Letta gongola: ”Dopo i sacrifici si riparte!” (Sole24Ore).

Allora….Io personalmente sono sensibile a questo argomento e personalmente l’unica parola con cui riesco a commentare le dichiarazioni che leggo dal Sole24Ore è ”Sciocchezze!”

 

Cosa sia lo Spread purtroppo noi italiani lo sappiamo bene: alla fine del 2011 salì oltre 550 punti(vado a memoria) e fu la parola più pronunciata da Monti durante il suo governo tecnico.

Ora, cosa sia lo Spread lo sanno quasi tutti: ”La differenza di rendimento tra un’obbligazione ed un altro titolo preso a riferimento.”

A cosa serva, a quanto pare lo hanno capito in pochi.

Ora, io  non sono un economista quindi posso scriverlo in modo poco formale e mi si perdoneranno imprecisioni lievi: lo spread di cui parlano tutti è un indice o una misura per capire quanto pagare “in compenso” ad un investitore che si assume un rischio. Se l’Italia emette un titolo di debito(prende soldi promettendo di restituirli in seguito con degli interessi) meno affidabile come pagatore è l’Italia, più alto è lo spread, e più alti sono i tassi di interessi.

Nella pratica avviene questo: il commerciante (la Banca) compra il prodotto (il denaro) ad un prezzo (tasso di scambio interbancario) e lo rivende alla sua clientela(investitori finanziari qualificati) con un sovra-costo come margine di guadagno (spread).

Tutto ciò si chiama: ”Finanza”

Negli scambi tra banche(prestiti/mutui ai cittadini) il denaro ha una sua quotazione, che in Europa viene definita Euribor, di cui stranamente non parla nessuno.

Ora, che lo Spread non abbia alcuna importanza come ha detto  qualcuno io non sono d’accordo, così come sono convinto che sia effettivamente una buona notizia che sia sceso.

Che tutto ciò abbia un effetto su crescita ed economia reale del Paese come sostenuto per anni  è una “balla”!

Lo Spread si basa sui rapporti tra Banche e Stati nella gestione del debito pubblico del paese verso l’esterno.

Crescita ed Economia si basano, secondo me, sulla circolazione di moneta interna(qualcuno storcerà il naso ma io la penso così).

Non a caso l’Italia ha un PIL al minimo storico dal dopoguerra; la disoccupazione al massimo dal dopoguerra e la crescita al minimo; investe 53 Miliardi di euro in spese militari non so quanti in F35 non perfettamente funzionanti;  e lo spread scende, perché allo Spread non gliene frega niente dell’Economia reale di un paese, ma solo di quella finanziaria tra Banche su titoli finanziari. Così come è falso che l’imposta fiscale sia l’unica soluzione all’aumento dello spread: è una scelta politica.

L’economia reale dell’Italia è strozzata, e non lo ha mai negato nessuno, dalla pressione fiscale; dagli interessi sul debito estero mai contrattati; da un pareggio di bilancio che è un non-senso e da un fiscal compact al 3% che non siamo in grado di reggere.

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