Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

martedì 21 aprile 2015

TEMPI MODERNI




"Le guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle." (G. Strada)

Il senatore ed il terrorista



New York: Tutto il mondo inorridisce quasi quotidianamente di fronte alle azioni dell’Isis e delle guerriglie in Nigeria: tutti si chiedono come sia possibile; di chi sia la colpa; perché? Ecco ci sono sicuramente molte risposte a queste poche domande, ed una è quella contenuta nella foto presa dal video rilasaciato dal Boulevard Voltaire Thierry Meissan:

martedì 14 aprile 2015

2015-2018: QUELLE PREVISONI SENZA DATI...



EXPO a confronto…



Tra due settimane inizierà l’EXPO di Milano 2015. Sorvolando sulla scia di polemiche e problemi, è sintomatico che proprio oggi nel 1900 avveniva l’ Expo più importante della storia in Francia a Parigi.
Nel pieno della seconda rivoluzione industriale (1870-1920), la Francia confermava la sua vocazione di laboratorio ideale per i nuovi ritrovati della tecnologia e per tutte le espressioni dell'ingegno umano. Prova n'è il fatto che di dodici "esposizioni universali", ufficialmente riconosciute dal BIE (Bureau International des Expositions, in italiano "Ufficio Internazionale delle Esposizioni"), quattro si erano tenute nella location parigina, mentre all'acerrima rivale Londra n'erano toccate due soltanto.
L'EXPO d'inizio secolo premiò nuovamente la "città della Senna" e questa volta si trattava di un evento epocale, sia per la quantità e la qualità del patrimonio esposto, sia per il livello di modernità che la capitale si apprestava a raggiungere in vista del prestigioso appuntamento. Dieci anni dopo l'inaugurazione della celebre Torre Eiffel, altre opere erano in cantiere e promettevano una significativa trasformazione dell'assetto urbano: dalle stazioni ferroviarie di Gare de Lyon e Gare d'Orsay (oggi sede del Museo d'Orsay) ai padiglioni espositivi di Grand Palais e Petit Palais.
Ecco spiegato il boom di presenze per l'EXPO, oltre cinquanta milioni di visite, che solo un'altra esposizione (Osaka 1970) fece registrare.
Dentro le aree espositive si poterono ammirare brevetti di portata tecnologica epocale. In primis il motore diesel alimentato da olio di arachidi, brevettato dal francese Rudolf Diesel; la prima scala mobile commerciale, realizzata dall'inventore americano Charles Seeberger; il cinematographe dei fratelli Lumiere; il Telegraphone dell'ingegnere danese Valdemar Poulsen; mobili moderni, arazzi e oggetti d'arte caratterizzati da linee curve e ornamenti di tipo vegetale o floreale; tra i manufatti artistici riscossero enorme successo piccole bambole di legno vestite secondo la tradizione contadina russa: fu l'esordio delle matryoshka, ideate dall'industriale e collezionista d'arte Savva Mamontov.

No tax zone....

Primaria importanza ha la notizia riportata da Bloomberg sulla pressione fiscale in America. La celebre società di rating Santard & Poor, si avvale da sempre di un indice per calcolare la pressione fiscale delle aziende: lo S&P500. Tramite questo indice quest’anno è stato rilevato che 54 aziende americane, il doppio del 2014, sono esentate dal pagamento delle tasse sui guadagni. La speigazione è presto detta: in parte molte società hanno compiuto una “inversione” esportando all’estero le loro sedi fiscali ed i guadagni, pertanto non pagano le tasse in USA; in più molte si sono trasformate in Trust d’investimento che appunto non pagano il fisco, oppure in REIT, che non sono riconosciute dal Internal Revenue Service come corporazioni societarie. Una delle società Americane più famose, la Equinix Inc., con tale trasformazione ha ridotto del 10% il proprio carico fiscale. Con il 35% di contributi imponibili alle società, gli USA hanno il più alto Tax rate del mondo Occidentale.


 Legalizzatela!!!



Brooklin –NY. Finire in prima pagina sul NY Times non succede tutti i giorni, e soprattutto se il motivo è che si è un consumatore abituale di marijuana, ma Cathrine Hiller c’è riuscita lo stesso. Per quanto lei rifiuti l’idea che la marijuana sia una droga, avendola fumata tutti i giorni per 50 anni, almeno un effetto conseguente lo deve riconoscere: non è stata arrestata, non è divenuta obesa, non è nemmeno divenuta un’eroinomane in un vicolo malfamato….no! Ha scritto un libro: “Just Say Yes: A Marijuana Memoir.” Riguardo la famosa erba, nessun rimpianto: da figlia di un attivista americano, moglie e madre di tre figli, non ha nè rimpianti né brutti momenti legati all’uso dell’erba. La 68enne ha infatti dichiarato: “La mia è la storia di tutti coloro che ogni giorno fumano. E allora? Che problema c’è? Che è successo?” Nel libro si possono leggere le accuse della scrittrice alle leggi americane ed alla disparità tra consumatori di Marijuana bianchi e neri; alle banche che riciclano i soldi derivati dal traffico di droga ed all’ingiustizia del sistema civile americano.

 il gioco del trono in UK...

Londra: Il WSJ si prepara alle prossime elezioni in Inghilterra con il gioco delle coppie: due candidati a sinitra, 4 protagonisti da supporto a destra, e cliccando ottieni le possibilità e le motivazioni di una ipotetic alleanza. Clamorosa la possibilità di un alleanza, a detta del giornale, tra Farange e Cameron: nemici giurati, bersagli incrociati dei rispettivi attacchi politici, mai a confronto, leader di due partiti, i conservati e lo Ukip, a dir poco antitetici, lo Ukip, per voce di Nigel Farange vuole l’Inghilterra fuori dall’Europa, ed al tempo stesso supportare i piccoli partiti conservativi con un referendum sull’uscita dall’Europa: il partito potrebe appoggiare in parte i conservatori. Cameron, in compenso, ha dichiarato di non voler avere nulla a che fare con lo Ukip. 

Armi di distruzuione con la a....


Roma: Allora, facciamo una premessa che poi è una ripetizione di cose già scritte varie volte su questo Blog.  Il “Patto di Stabilità e Crescita” è un accordo, stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell’UE,  finalizzato al controllo dei bilanci nazionali. Ora, i paesi che vogliono continuare a usare l’Euro devono rispettare i seguenti parametri: 
1) 3% del PIL come massimo di disavanzo statale (se per esempio uno Stato guadagna 100, non può avere più di 3 al netto del rapporto spesa/guadagno);
 2) Un debito pubblico inferiore al 60% del PIL (quindi se lo Stato ha 100 come guadagnio, il rapporto spese/ricavi non può essere superiore a 60).
 Questo significa che se per esempio il PIL italiano diminuisce, gli investimenti devono immediatamente diminuire per mantenere la proporzione. Quindi, premesso che uno Stato può spendere fino al 3% più di quanto guadagna (secondo quanto speigato sopra) e che tale spesa deve essere prevista, ecco la spiegazione del DEF che serve ad adeguare la legislazione nazionale agli impegni presi con l’Europa e che al punto 2 introduce le previsioni di spesa del Governo, da quest’anno addirittura per un triennio.
 Il “deficit programmatico” è, in un dato anno (il 2015 nel nostro caso), la cifra (calcolata in percentuale sul PIL) di quanto il governo vuole spendere più di quanto guadagna (questa cifra va coperta facendo nuovo debito pubblico: per questo si chiama anche “indebitamento netto”).
Il deficit tendenziale, invece, è una stima fatta sempre dal governo su quanto sarà effettivamente il deficit in un certo anno. In teoria questi due numeri devono essere uguali: se il deficit programmatico è inferiore al tendenziale, allora il governo deve tagliare qualche spesa, aumentare le entrate o fare più debito pubblico del previsto. Se invece l’obiettivo programmatico è superiore al deficit tendenziale, allora vuol dire che il governo a fine anno avrà , o meglio, “si stima che avrà”, delle risorse in più da spendere.
Premesso tutto ciò veniamo all’articolo de Il Sole 24Ore, a dir poco critico con le dichiarazioni del Premier Renzi sull’esistenza di un "Tesoretto" da spendere per il prossimo triennio e fuoriuscito dalle previsioni del DEF: “Armi di dstrazione di massa” è il titolo schock a firma del ViceDirettore Forquet. Precisa infatti l’articolo che quei soldi (bonus di 1.6Miliardi) in effetti non ci sono e non ci saranno: sono la differenza tra un 2.5% ed un 2.6% di spesa; si parla della differenza tra quanto si è ipotizzato di investire e quanto si è messo a disposizione, ma si parla pur sempre di stime. Ed è abbastanza strano che un governo che ha dovuto ricorrere alla pressione fiscale per trovare pochi milioni di euro di coperture alla decontribuzione dei tributi per chi assume; che deve trovare 16 miliardi per evitare l’aumento dell’IVA; che prevede 5.2 miliardi di tagli alle regioni; che ha già messo in attivo 3.3 miliardi di utili frutto della lotta all’evasione (tutti da ottenere); che confida su 1.7 Miliardi di sconto dalla UE e che deve trovare 1 miliardo per la bocciatura della Robiin Tax esulti e si rivenda dei soldi materializzati dal nulla, basati su delle stime che sarebbe meglio tra l’altro tenere a riserva. Oltretutto il differenziale sarebbe influenzato da una previsione, che appunto è prevista ed attualmente non è concreta,  di un aumento del PIL da 0.6 a 0.7 per il 2016….il 5 marzo il Pil italiano era registrato ancora al minimo storico: certo è il caso di essere ottimisti e prevedere un’aumento. Se diminuisse ancora….