Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

mercoledì 8 gennaio 2014

DALLA SANTA INQUISIZIONE ALLA GIUSTIZIA SCOLASTICA



Oggi nasceva Galileo Galieli: a mio umile parere, forse uno dei più grandi rivoluzionari della storia. Non solo per l’apporto scientifico che ha dato, ma anche per il suo spirito. Primo ed unico nel suo tempo a comprendere le dinamiche della fisica moderna ed ad opporsi a quasi un secolo di credenze Aristoteliche fu portato davanti all’Inquisizione e poi condannato di fronte il Sant’Uffizio. Preferì subire la pena e passare tre anni in galera piuttosto che smentire la propria teoria. In fondo il progresso del mondo di oggi lo dobbiamo anche a lui.

Di Galileo ce n’è stato uno solo, ma a volte vedo che le decisioni sono prese, per esempio, con 99 voti a favore ed uno contrario. Bene! Forse a volte chi è contrario a qualcosa non lo sa bene neanche lui il perché, ma forse a volte lo sa meglio di chi segue “la massa”.

Galileo diceva così durante il suo processo: “La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto Comprendi tu con l'immaginazione quella grandezza dell'universo, la quale tu giudichi poi essere troppo vasta. Ma se non la comprendi, perché vuoi apportar giudizio delle cose da te non capite?

A proposito di processi oggi sui giornali ce ne sono due in risalti: uno, clamoroso, in Spagna dove la figlia più giovane di re Juan Carlos è stata convocata in giudizio per essere interrogata a proposito di alcuni reati fiscali e di riciclaggio. Per assurdo la notizia è stata presa bene dai “media” che la vedono come un esempio di rispetto per la Giustizia. Dal Re di Spagna si passa al “Faraone”: sul NY Times si legge che l’ex primo Ministro Egiziano Morsi, detenuto da luglio ormai, dovrà aspettare in galera ancora qualche giorno per avere il suo processo.

In Italia cose del genere sono sarebbero potute accadere, anni fa fu emanato addirittura il Lodo Alfano proprio per evitarlo.

Qui la notizia che più mi colpisce la leggo dal “Il Fatto Quotidiano” è la difesa del Ministro dell’Economia sui tagli agli stipendi dei docenti. La replica del Ministro è stata:”Noi meri esecutori di indicazioni avute dal Miur".


Evito ogni commento e preferisco citare Calvino che diceva:“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per i soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce la sua istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere”. Altro che errore di comunicazione.”

 

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