Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.
mercoledì 22 gennaio 2014
EINSTEIN ED I DADI
Leggendo i principali
giornali on-line un po’ in tutto il mondo, dal WSJ al NYTimes, al Washinghton
Post, le notizie del giorno sono più o meno le stesse: c’è stato un morto nella protesta
in Ukraina; la conferenza di pace in Syria; si parla persino degli orologiai
svizzeri che si stanno trasformando in gioiellieri…
In Italia di tutto ciò
non si parla: le prime e seconde pagine sono interamente dedicate alla legge
elettorale, che ovviamente non è ancora stata proposta in Parlamento.
Le notizie più rilevanti
le dà Il Sole 24Ore, con la cessione di prestiti al Fondo Mariner da parte di Unicredit,
e l’emissione di nuovi bond di ENI. Traduco: la principale azienda di Oil&Gas
e la principale Banca italiana si stanno svendendo.
Visto che non ci voglio pensare il mio
pensiero oggi va a Stephen Hawkings, fisico, scientifico, matemtatico e di
tutto di più, noto per i suoi studi sui buchi neri, per il suo agnosticismo ed
ovviamente per i suoi trattati che gli hanno conferito diversi premi.
Riporto un pezzo del suo
libro:”Come si spiega dunque la mancanza
di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una
specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo
primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita
inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi
schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano
scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che,
sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se
forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l'intelligenza una
conseguenza inevitabile dell'evoluzione, invece è discutibile che sia così. I
batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra
cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare.
[...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da Star
Trek, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza e una
tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli
e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed
elettronica”
La sua frase che
preferisco?
”Einstain sbagliò quando disse: «Dio non gioca a
dadi». La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio
gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere”
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