Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

venerdì 28 febbraio 2014

PROFUMO D'EUROPA



La notizia più interessante di oggi la leggo dal WSJ.
C’è infatti un interessante articolo che parte da un assunto: di solito la domanda più importante prima di qualsiasi votazione è chi vincerà e quali sono i partiti ei loro candidati che cercano di vincere.
Nelle ultime elezioni europee del 2009, la risposta alla seconda domanda era chiara: i partiti volevano ottenere seggi al Parlamento europeo ma questa volta la risposta non è così ovvia .
Questo perché i partiti europei principali tra cui il partito di centro-sinistra del socialismo europeo e il Partito popolare europeo centro-destra o PPE  sono alla nomina di candidati per guidare le loro campagne.
Questi leader mirano a fare di più che portare voti: essi sono alla ricerca di un premio personale e cioè diventare il presidente della Commissione, unica istituzione con il diritto di avviare politiche. Fino ad ora il presidente della Commissione è stata scelto da ministri e presidenti a porte chiuse dopo le elezioni parlamentari con il parlamento.
Si è scelto dunque di dare peso agli elettori dell'UE nel momento in cui il blocco si trova ad affrontare una crisi di legittimità dopo anni di crisi economica.
Veniamo all’Italia: il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble ha dichiarato a Francoforte che «i problemi dell'Italia sono creati soprattutto dalla politica e stanno cercando di risolverli con la nomina di un nuovo Governo e di un nuovo primo ministro. Questi ha annunciato che accelererà le riforme». L'Italia, come la Francia, viene tuttavia valutata con molta cautela da Schaeuble, il quale ha detto di aspettare la fase della messa in pratica degli annunci osservando anche le riforme presentate dal presidente François Hollande nei mesi scorsi.
Per il decano dei ministri finanziari, che è intervenuto a una conferenza organizzata dalla Bundesbank, ha commentato così la trattativa che coinvolge i Governi, la Commissione, la Bce e il Parlamento europeo: «È un negoziato difficile».
la notizia diciamo così p un seguito a quanto già dichiarato da Schaeuble alla fine della conferenza di Davos in cui si complimentava con Spagna, Irlanda, Portogallo, Grecia e Cipro per essere usciti dalla "Bailout-zone" a differenza di Italia e Francia che erano le uniche nazioni europee rimaste indietro. Ne parlavo qui:http://francedice.blogspot.it/2014/02/5-medaglie-ed-1-nota.html

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