Oggi le prime pagine dei giornali del mondo
parlano tutte della stessa cosa: in Crimea le truppe Russe hanno occupato il
Parlamento. Persino in Italia i giornali hanno dovuto scrivere un trafiletto sulla
Crimea.
Non per qualcosa ma io lo avevo già scritto
ieri, mentre l’altro ieri avevo scritto delle “Grandi Manovre Russe” militari
in Crimea.
Ieri mattina uomini armati di kalashnikov in uniforme che
due giorni fa dovevano fare delle inutili esercitazioni già preordinate(cito il
Ministro Russo della Difesa) hanno preso posizione nei pressi del
Parlamento della Crimea a Sinferopoli dove un commando filorusso aveva già preso
il controllo due giorni fa del palazzo.
Diventa così visibile l'appello a Mosca di
Sergei Aksyonov, nuovo primo ministro Ucraino:«Chiedo assistenza al
presidente Vladimir Putin perché si mantenga la pace e la calma sul territorio
della Repubblica autonoma di Crimea». La replica di Putin in giornata: «La
richiesta non passerà inosservata».
Intanto a Kiev si conferma che le truppe Russe provenienti da Mosca sono circa 6mila uomini a detta del ministro della Difesa ucraino Igor Peniuk.
Intanto a Kiev si conferma che le truppe Russe provenienti da Mosca sono circa 6mila uomini a detta del ministro della Difesa ucraino Igor Peniuk.
Torniamo in italia, voglio dare due notizie:
la prima è legata al nome di Piero Stefanon Ruzzenetti, dopo una vita in Brasile
come agente(Oto Melara e Selex) stava per fare l’affare della vita piazzando 11
fregate (60% Fincantieri e 40% di Finmeccanica) alla Marina
brasiliana.
Leggo da Il Fatto Quotidiano che i pm Piscitelli
e Woodcock che indagano per corruzione l’ex ministro Claudio Scajola, l’ex
deputato Massimo Nicolucci e l’imprenditore napoletano del settore aeronautico
Paolo Graziano, amico dell’allora ministro della difesa brasiliano Jobim, non
lo hanno mai identificato né sentito come testimone.
Fincantieri ha ricostruito la sua versione:“Il
6 Ottobre del 2008 la società firma un accordo di “sale representative
agreement” con “PR International Consulting”, di Ruzzeneneti. Dopo un anno e
mezzo di viaggi e contatti Fincantieri “decide di rinnovare, in data 6 Aprile
2010, l’accordo di assistenza
commerciale con PR”. 5 giorni dopo Ruzzenenti è a un passo dai 500 milioni
di euro ma Fincantieri gli scrive che l’accordo è disdettato perché non è suo
il merito.
In quei giorni Berlusconi convoca Giuseppe Bono
a.d. di Fincantieri a Palazzo Grazioli che racconta: “Berlusconi disse di
tener presente che Lavitola era il suo fiduciario per il Brasile”.
Ruzzenenti racconta a Il Fatto Quotidiano: “Con la scusa dell’accordo tra
governi che però era stato reso possibile grazie al mio lavoro, Fincantieri mi propose,
senza mettere nulla scritto, di ridurre la mia percentuale dal 10 all’uno per
cento.”
Vi sono poi intercettazioni tra Ruzzenetti, Walter Tarantelli, manager di Telespazio
Brasile e Alberto Maestrini, direttore delle costruzioni navali militari
Fincantieri per avvicinare Dilma Rousseff neo Presidente del Brasile per motivi
sospetti. Alle domande Ruzzenetti risponde:” “Ma
quali tangenti! Erano commissioni lecite!”
Seconda notizia di oggi è la nascita del nuovo
Governo italiano con le nomine dei vice-ministri e sottosegretari.
Stupisce che il “Rottamatore” Renzi abbia
nominato di 16 Ministri 8 che già erano nella squadra con Letta e su 44 sottosegretari, 24 del
precedente Governo e 5 indagati. Colpiscono in
particolare le “larghe Intese” giornalistiche da Travaglio a
Gramellino passando per Ferrara a Belpietro, tutti contro Gentile neo sottosegretario
alle infrastrutture ed accusato il 19 febbraio di aver impedito l’uscita di un
giornale calabrese per oscurare la notizia dell'iscrizione nel registro degli
indagati di un parente.
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