Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

martedì 4 marzo 2014

CHI SIAMO NOI PER GIUDICARE LA RUSSIA?



Questa domanda non la faccio io ma Eugene Robinson, opinionista del Whashington Post che invita i propri connazionali a riflettere.
Infatti una cosa è indignarsi, un'altra è impedire che avvenga un'invasione militare di una grande potenza contro una piccola.
Non che Robinson sia dalla parte di Putin, è chiaro, ma che differenza c'è tra la Russia di oggi e l'America dell'Iraq, dell'Afghanistan, del Golfo Persico, di Grenada e di Panama? E chi si ricorda dei missili americani in Yemen, Somalia e Pakistan? E le minacce alla Sirya?
Gli stessi opinionisti che criticano l'azione Russa come "debole" od "inetta" cosa dicono della Politica estera di Obama? La Russia, piaccia o no, è una superpotenza economica e militare, tra le poche al mondo a non abbassare lo sguardo di fronte alla Casa Bianca, e se è così, è perchè se lo può permettere: e questo Obama lo sa bene!
Qualcuno si è chiesto il vero motivo di questa invasione? Quando l'Ucraina si è distaccata dall'Unione Sovietica, si è convenuto che la Marina Russa avrebbe mantenuto le sue basi nella penisola di Crimea. Deposto Viktor Yanukovich, presidente filo-russo in Ucraina, era forse inevitabile che Putin avrebbe creduto lo status di queste basi sotto minaccia. Assicurarsi la Crimea lo rassicurerebbe da possibili incursioni future di nazionalisti Ukraini.
Questo discorso non aiuta a migliorare la situazione, è vero, ma ci si poteva anche pensare prima no?
E se l'America non spaventa il Cremlino, che peso possono aver le minaccie di estromettere la Russia dal G8 ed applicarvi sanzioni?
L'UE dipende dalla Russia per gran parte del suo gas naturale - un fatto che dà Putin sa bene, così come sa che guerre fredde l'Europa non ne vuole.
Triste da dire ma per Robinson gli eventi finiranno così: la Russia si riprenderà lla Crimea, l'Ukraina resterà impoverita nelle mani dell'attuale governo e tutto sarà risolto in breve.
Critica simile anche se più soft, sul WSJ dove si ricorda il discorso di Yanukovich all'ambasciatore Americano, intenzionato a frenare il progetto Ukraino di entrare in Europa.
Molti diplomatici Europei infatti concordano che l'America ha lasciato sola l'Ukraina nelle mani della Russia per troppo tempo preferendo curare altri rapporti con Mosca.

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