E’ chiaro che la principale notizia di oggi è
l’avvicendamento tra Renzi e Letta come premier del governo.
Nel pomeriggio dopo un lungo discorso tenuto
alla sede del PD il segretario Renzi ha sfiduciato l’operato del Governo invocando
la necessità di “Girare pagina” forte dei numeri all’interno delle coalizioni
e nel suo stesso partito, sufficienti a far cadere Letta.
Probabilmente già stasera Letta rassegnerà le
dimissioni, sempre che non voglia chiedere un voto di fiducia alle Camere.
Sebbene sin da ieri tutti i giornali in Italia e nel mondo stanno diffondendo
la notizia, io credo sia il caso di aspettare domani per parlarne meglio.
Al massimo vorrei analizzare la tesi del
nemico n°2 di Letta: il Presidente di Confindustria Squinzi.
I primi dissapori tra i due risalgono a
qualche mese fa, a fine novembre precisamente, quando, in seguito alla
recessione in cui era l’Italia(la recessione in Europa è quando per due o
più trimestri consecutivi c’è una contrazione subito seguita da un lungo
periodo di stagnazione) dal WSJ si potevano leggere queste dichiarazioni di
Saccomanni: ”Le riforme di Letta stanno ora modificando le
prospettive e in alcuni casi anche il sentimento ma il paese non è in grado di
tornare a condizioni economiche pre-crisi al più presto. Restiamo comunque
ottimisti.”
Squinzi rispondeva:”il PIL è ridotto complessivamente del 7,3% rispetto a
cinque anni fa, mentre gli investimenti fissi sono scesi del 24% . Non possiamo
davvero dire che siamo fuori dalla crisi. Alcuni indicatori, come i prestiti
bancari e il tasso di disoccupazione, sono ancora in peggioramento nel quarto
trimestre.”
Una polemica diretta tra il Presidente di Confindustria e quello del Governo
c’è stata però solo a fine gennaio. Letta da Abu Dhabi dichiarava:” Finalmente l’Italia
sta uscendo dalla crisi. Presento qui un piano di grandi privatizzazioni, una
grande opportunità di investire in Italia, mettiamo sul mercato grandi gruppi
come Fincantieri, Poste, Sace.” Tutto
ciò mentre firmava un accordo Milano Expo 2015-Dubai 2020.
E Squinzi rispondeva: “Il PIL è cresciuto
dello 0,6%. dopo dieci trimestri consecutivi negativi stiamo strisciando sul
fondo, probabilmente rivedremo un segnale positivo non è ancora sufficiente.
Stando alle previsioni del centro studi, per creare occupazione servirebbe,
infatti, una crescita del 2% annuo.”
Infine proprio oggi mentre Renzi parlava,
Squinzi in conferenza diceva:”
Vogliamo rendere noto, per chi non lo avesse capito, il disagio delle
imprese che oramai dura da più di cinque anni; la nostra protesta è contro una
politica antindustriale, dateci un paese normale; da Letta è stata fatta una
buona analisi ma non sono arrivate le risposte attese!”
Ultime due notizie dal mondo: leggo dal Sunday
Times che la Barclays, come dichiarato dal suo A.D. Antony Jenkins, vuole ridurre
drasticamente la propria dimensione di un quinto per riconquistare la fiducia
della Banca d'Inghilterra.
Migliaia di posti di lavoro sono a rischio
nell'ambito del piano di svendere £ 150 miliardi di prestiti e titoli tossici e
ridurre i costi annuali di £1,7 miliardi.
Infine la Mondelez International Inc. che
detiene la propietà del marchio Oreo e Ritz, ha annunciato un calo di un quarto
del suo fatturato annuo. La Modelz, che deteneva il 16% del mercato dei
biscotti in Cina, pare abbia avuto un crollo proprio nel paese medio-Orientale
e vede la necessità di innovare il proprio brand.
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