Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

giovedì 13 febbraio 2014

I DUE PRESIDENTI




E’ chiaro che la principale notizia di oggi è l’avvicendamento tra Renzi e Letta come premier del governo.
Nel pomeriggio dopo un lungo discorso tenuto alla sede del PD il segretario Renzi ha sfiduciato l’operato del Governo invocando la necessità di “Girare pagina” forte dei numeri all’interno delle coalizioni e nel suo stesso partito, sufficienti a far cadere Letta.
Probabilmente già stasera Letta rassegnerà le dimissioni, sempre che non voglia chiedere un voto di fiducia alle Camere. Sebbene sin da ieri tutti i giornali in Italia e nel mondo stanno diffondendo la notizia, io credo sia il caso di aspettare domani per parlarne meglio.
Al massimo vorrei analizzare la tesi del nemico n°2 di Letta: il Presidente di Confindustria Squinzi.
I primi dissapori tra i due risalgono a qualche mese fa, a fine novembre precisamente, quando, in seguito alla recessione in cui era l’Italia(la recessione in Europa è quando per due o più trimestri consecutivi c’è una contrazione subito seguita da un lungo periodo di stagnazione) dal WSJ si potevano leggere queste dichiarazioni di Saccomanni: ”Le riforme di Letta  stanno ora modificando le prospettive e in alcuni casi anche il sentimento ma il paese non è in grado di tornare a condizioni economiche pre-crisi al più presto. Restiamo comunque ottimisti.”
Squinzi rispondeva:”il PIL è ridotto complessivamente del 7,3% rispetto a cinque anni fa, mentre gli investimenti fissi sono scesi del 24% . Non possiamo davvero dire che siamo fuori dalla crisi. Alcuni indicatori, come i prestiti bancari e il tasso di disoccupazione, sono ancora in peggioramento nel quarto trimestre.”
Una polemica diretta tra il Presidente di Confindustria e quello del Governo c’è stata però solo a fine gennaio. Letta da Abu Dhabi dichiarava:” Finalmente l’Italia sta uscendo dalla crisi. Presento qui un piano di grandi privatizzazioni, una grande opportunità di investire in Italia, mettiamo sul mercato grandi gruppi come Fincantieri, Poste, Sace.” Tutto ciò mentre firmava un accordo Milano Expo 2015-Dubai 2020.
E Squinzi rispondeva: “Il PIL è cresciuto dello 0,6%. dopo dieci trimestri consecutivi negativi stiamo strisciando sul fondo, probabilmente rivedremo un segnale positivo non è ancora sufficiente. Stando alle previsioni del centro studi, per creare occupazione servirebbe, infatti, una crescita del 2% annuo.”
Infine proprio oggi mentre Renzi parlava, Squinzi in conferenza diceva:” Vogliamo rendere noto, per chi non lo avesse capito, il disagio delle imprese che oramai dura da più di cinque anni; la nostra protesta è contro una politica antindustriale, dateci un paese normale; da Letta è stata fatta una buona analisi ma non sono arrivate le risposte attese!”
Ultime due notizie dal mondo: leggo dal Sunday Times che la Barclays, come dichiarato dal suo A.D. Antony Jenkins, vuole ridurre drasticamente la propria dimensione di un quinto per riconquistare la fiducia della Banca d'Inghilterra.
Migliaia di posti di lavoro sono a rischio nell'ambito del piano di svendere £ 150 miliardi di prestiti e titoli tossici e ridurre i costi annuali di £1,7 miliardi.
Infine la Mondelez International Inc. che detiene la propietà del marchio Oreo e Ritz, ha annunciato un calo di un quarto del suo fatturato annuo. La Modelz, che deteneva il 16% del mercato dei biscotti in Cina, pare abbia avuto un crollo proprio nel paese medio-Orientale e vede la necessità di innovare il proprio brand.

Nessun commento:

Posta un commento