Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

martedì 18 febbraio 2014

L’ONU SI È FERMATA A NUOVA DEHLI



“Con lo sguardo dell'artista, Michelangelo vedeva già nella pietra che gli stava davanti l'immagine-guida che nascostamente attendeva di venir liberata e messa in luce. Il compito dell'artista secondo lui  era solo quello di toglier via ciò che ancora ricopriva l'immagine. Michelangelo concepiva l'autentica azione artistica come un riportare alla luce, un rimettere in libertà, non come un fare.”
“Il mondo ha molti re e un sol Michelangelo”
Oggi nascevano Alessandro Volta e Michelangelo Buonarroti: a quest’ultimo dedico l’inizio del mio pezzo.
Su tutti i giornali nazionali da anni purtroppo si parla di La Torre e Girone, i due Marò illegalmente detenuti in India ed accusati di omicidio. Della loro storia si sa tanto ma non troppo: non si sa esattamente con chi fossero, cosa accadde quella notte, a chi spararono, chi gli diede l’ordine di sparare e chi li consegnò alle autorità indiane violando le norme ONU.
Si sa che hanno rischiato la pena di morte e che a tutt’oggi non sono ancora tornati.
Ora vediamo che si legge sul WSJ delle ultime notizie sui due ufficiali della Marina Italiana:
La Corte Suprema Indiana martedì oggi ha chiesto al Governo di spiegare entro la prossima settimana se i due marò italiani accusati dell’uccisione di due pescatori indiani nel 2012 affronteranno le sanzioni della dura legge antipirateria.
L’Italia dal canto suo aveva protestato l’intenzione dell'India dicendo che i marines sono ufficiali e non pirati.
La Corte ora il 24 febbraio emetterà il suo verdetto finale.
L'8 febbraio, un portavoce del Ministero dell’India aveva detto che il governo dovrebbe perseguire i marines ai sensi delle disposizioni della legge antipirateria del paese, ma non chiedere la pena di morte, aumentando la tensione tra India e Italia. "Ci impegneremo per ottenere un ordine Lunedi. Il ritardo da parte del governo indiano è totalmente inaccettabile" ha detto Mukul Rohatgi, l'avvocato che rappresenta i marines. Oggetto della decisione sarà capire se i due ufficiali erano in acque internazionali o in mari soggette alla giurisdizione indiana.
Il Ministro Bonino pochi giorni fa aveva tuonato, minacciando di prendere provvedimenti e di giocarsi i suoi “assi nella manica.”
Quali assi fossero non l’ha detto ma oggi ha deciso di richiamare il suo ambasciatore in India Daniele Mancini, dopo che il tribunale ha chiesto al governo di New Delhi di fornire ulteriori informazioni per quanto riguarda le accuse contro due marò italiani, ritardando ancora la decisione.
"L'obiettivo principale per l'Italia rimane quello di permettere il ritorno al più presto dei due marines al loro paese d'origine" - ha detto il ministro degli Esteri – “il ritardo da parte del tribunale indiano è inaccettabile e mostra la incapacità del governo indiano nel gestire la vicenda . "

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