Oggi è il 17 febbraio: 22 anni fa nel 1992
scoppiava Tangentopoli che mise sotto processo un intero sistema politico ed
economico, segnando uno spartiacque nella storia della Repubblica Italiana. “Che
ci fosse la corruzione in Italia si è sempre saputo, la classe dominante
promanava questo puzzo di fogna che tutti sentivano, il famoso turarsi il
naso". Diceva Indro Montanelli.
L'inchiesta, denominata “Mani pulite” fu condotta
da un pool di magistrati, guidati dal procuratore capo Francesco Saverio
Borrelli, tra i quali oltre a Di Pietro figuravano Gherardo Colombo e Ilda
Boccassini. Scintilla fu l’arresto di Mario Chiesa, ingegnere legato al partito
socialista reo di aver preso una mazzetta d 7 milioni di lire. Il quadro politico di quel periodo vede l'approssimarsi delle elezioni
politiche in vista delle quali si
profila un'alleanza tra Democrazia Cristiana e Partito Socialista Italiano,
quest'ultimo atteso dai festeggiamenti per il centenario della nascita. La
notizia dell'arresto di Chiesa in questo contesto è destabilizzante e mette
sulla graticola politici di tutte le forze parlamentari.
Il resto ormai è storia.
La prima notizia di oggi la leggo del NY
Times, viene da Ginevra ma ha
protagonista una base USA che ha avanzato richiesta per una denuncia a Kim Jong
Un, giovane dittatore della Korea del nord, che è stato ufficialmente
denunciato di fronte la Consiglio dei Diritti Umani per crimini contro l’umanità.
Leggo poi dal WSJ che il governatore della banca
centrale austriaca Ewald Nowotny ha così commentato: ”Un funzionario della
Banca centrale europea ha criticato la Corte della Germania per mettere in
discussione la legittimità del programma di acquisto di obbligazioni corrente
della BCE, dicendo che i giudici nazionali non dovrebbero avere potere di veto
su questioni a livello europeo” .
Subito dopo la Corte superiore della Germania
ha detto questo mese che le operazioni monetarie di acquisto di bond programmate
dalla BCE, e che non sono ancora stati utilizzati, potrebbe aver superato il
mandato della Banca Centrale. Ma il caso intanto è passato alla Corte europea
di giustizia di Lussemburgo. Il giudice tedesco si è riservato di decidere se
il parere della Corte di Lussemburgo è in linea con il diritto tedesco minacciando
di creare un precedente pericoloso: Nowotny è avvertito .
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