Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

martedì 22 aprile 2014

EARTH DAY



Oggi è la Giornata della Terra, chiamata anche Earth Day, il giorno in cui si ricorda l'importanza di salvaguardare il nostro pianeta. La giornata della Terra si celebra ogni anno, il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera e ha lo scopo di ricordare a tutti le problematiche del pianeta, dall'inquinamento all'esaurimento delle risorse non rinnovabili. La sensibilizzazione della popolazione verso i problemi della Terra è lo scopo principale di questa giornata dedicata al nostro pianeta.
Oggi in America c’è una ricorrenza particolare: un fenomeno in stile anni Ottanta che, dai teatri al grande schermo, ha trascinato il pubblico in balli sfrenati in salsa rock e Rhythm and blues. Anno  1975 Dan Aykroyd è un ventenne di Toronto che cerca di sfondare come cabarettista, trovando spazio nella TV canadese; John Belushi, al contrario, è già annoverato tra i migliori comici statunitensi .  I due s'incontrano nella città capoluogo dell'Ontario e ne nasce subito una grande amicizia, oltre che un sodalizio artistico foriero di immediati successi.  La vetrina di prestigio si presenta con il Saturday Night Live, Belushi ne diventa una colonna portante con imitazioni  e sketch irresistibili; di qui l'idea di proporsi come Blues Brothers, accolta con riserva dagli autori del programma . Il vero debutto viene rimandato di due anni, nel corso dei quali definiscono l'immagine storica della band, di cui entrano a far parte musicisti di un certo livello. Cappello e completo nero, occhiali da sole calati sul naso: è così che si presentano al pubblico del Saturday Night Live, il 22 aprile 1978. E' il loro esordio ufficiale sul piccolo schermo, che segna l'inizio di un fenomeno musicale, e non solo, destinato a occupare la scena per gran parte degli anni Ottanta. A sei mesi dal debutto registrano il primo album Briefcase Full of Blues, in versione live, che si piazza ai piani alti delle classifiche, guadagnando due "dischi di platino". La tragica morte per overdose di Belushi, nel 1982, non ferma la band, che prima della fine degli anni Novanta arriva a produrre complessivamente quattro album live e due in studio. Il 22  aprile 2001 infine moriva Indro Montanelli, giornalista, saggista e commediografo, per 40 anni alla guida del Corriere della Sera e per 20 alla guida de “Il Giornale”, pubblicò anche dei libri di storia. Nel 1943 visse il disfacimento dell'8 settembre e si associò al movimento Giustizia e Libertà; nel 1944 fu arrestato per aver scritto un articolo ritenuto diffamatorio del fascismo. Nel 1945 Buzzati del Corriere della Sera  gli diede una pagina intera a disposizione; nacque la rubrica «Montanelli pensa così», che divenne poi «La Stanza di Montanelli», uno spazio in cui il giornalista rispondeva ai lettori sui temi di attualità più caldi. In breve tempo diventò una delle rubriche più lette d'Italia. Fra gli episodi che Montanelli ritenne a posteriori più importanti nella storia della sua conduzione del Giornale, vi furono due campagne, entrambe lanciate nel 1976. La prima fu la raccolta fondi lanciata a favore delle vittime del terremoto del Friuli, che in poche settimane raccolse tre miliardi di lire. L'altra campagna fu l'invito a votare per la DC :dinanzi alla crescita del Partito Comunista Italiano, Montanelli sollecitò gli elettori moderati a impedire la salita al potere del partito di Berlinguer con uno slogan poi divenuto celebre:« Turiamoci il naso e votiamo DC. »
Nel 1977 Montanelli fu vittima a Milano di un attentato, tesogli dalla colonna milanese delle Brigate Rosse. L'attentatore gli sparò otto colpi consecutivamente, colpendolo due volte alla gamba destra, una volta di striscio alla gamba sinistra e alla natica, secondo una pratica definita – con un neologismo coniato in quel periodo – «gambizzazione».
Tutta la stampa italiana diede grande rilievo all'attentato contro Indro. Con due significative eccezioni: Il Corriere della Sera, diretto da Piero Ottone, e La Stampa, diretta da Arrigo Levi. Più ironico sulla Repubblica fu il vignettista Giorgio Forattini, che raffigurò l'allora suo direttore Eugenio Scalfari nell'atto di puntarsi una pistola contro il piede dopo aver letto la notizia dell'attentato a Montanelli, suggerendo che ne invidiasse la popolarità.
Quanto al rapporto con Berlusconi, il sodalizio terminò burrascosamente nel 1994 con la discesa in campo del Cavaliere: secondo quanto racconta Marco Travaglio, in una delle visite di Montanelli presso la villa di Arcore, Berlusconi gli fece visitare il proprio mausoleo funebre e, al termine della visita, giunti presso la sala dei loculi, gli avrebbe offerto un posto vicino a Previti, Dell'Utri e se stesso. Ma Montanelli declinò l'offerta, rispondendo ironicamente con l'incipit di una preghiera liturgica: «Domine, non sum dignus» ("O signore, non sono degno").

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