Così titola il Wall Street Journal.
Non è un augurio, non è ironia nè propaganda: è un
dato di fatto!
Condivisibile o meno i partiti di estrema destra
stanno tornando, o meglio risorgendo, adattandosi all’era moderna in un’ondata
antieuropeista che ha dato questa risposta dalle urne di tutta europa della
scorsa settimana.
Andiamo con ordine:
Dal WSJ leggo un articolo interessante
sui “fantasmi” e sulle “streghe” che aleggiano sull’Europa.
Alla fine i più contenti dei risultati di queste
elezioni sono proprio gli Americani: accusati da sempre per la loro crudezza
dai benpensanti Europei: il fascismo è tornato e fa sul serio!
Si può infatti leggere: “Molti sono i colpevoli di
questa vergogna per un continente, ma cominciamo con il più biasimevole:
l'elettorato francese“. La scorsa settimana Jean - Marie Le Pen fondatore del Fronte Nazionale “La iena del
partito d’inverno” ha suggerito un metodo per come l'Europa potrebbe
risolvere il suo " problema immigrazione" : "Monsignore Ebola
" ha detto "potrebbe risolverlo
in tre mesi." Ad oggi uno su quattro elettori francesi votano per il
Fronte Nazionale travolgendo il governano socialista. Marine Le Pen domenica ha
dichiarato : "Il nostro popolo richiede solo una politica: La politica dei
francesi per il francese». che cosa è “Francese per Ein Volk(il popolo)?
La figlia, figura più dolce e gentile del vecchio le Pen è stata
comuqnue molto chiara sulla sua posizione antieuropea: “La guerra fredda che
l’Europa ha scagliato contro la Russia è inaccettabile! Putin è un signore che
difende il giusto separatismo Ukraino.”
Il Cremlino tra l'altro ha anche aperto al partito Jobbik
ungherese che ha preso quasi il 15% dei voti nelle elezioni della scorsa
settimana, così come per la Grecia della Golden Dawn(Alba Dorata), che ha
ottenuto il 9,4%. Questi partiti non sono neo-fascista, nel primo stampo Benito
Mussolini. Sono neo-nazista, nel tardo stampo Ernst Röhm. Alba Dorata marcia
sotto una bandiera con una simil-svastica.
Non c’è dubbio che questo è uno degli effetti della
“Civilizzazione Europea.”
Sul NY Times un articolo di Kauffman
ha riabilitato e dato una rilettura all’opera di Dominique Strauss-Kahn detto DSK, precedente presidente del Fondo Monetario Internazionale e caduto
in disgrazia tre anni fa:” Il contributo del signor Strauss- Kahn all'economia
politica francese quando era ministro delle Finanze alla fine del 1990 si è concretizzato
nella settimana lavorativa di 35 ore; nell’impegno di aumentare l'occupazione e
di trattare le persone come questioni di aritmetica. Da quando c’è nostalgia
per la sua "smart set" in Francia, si comincia a capire
come mai il 25 % dell'elettorato francese inizia a votare per dei teppisti . E poi c'è Bruxelles. Quando
un genio politico di nome Jean Monnet ha iniziato il lavoro di creazione della
Comunità economica europea nel 1950 aveva capito, come lo storico Brendan Simms
osserva, che "l'unità potrebbe essere raggiunta solo attraverso la
cooperazione discreta e segreta tra i principali governi europei, a cominciare
con l'economia . Ebbene per almeno 30 anni l'UE è stata
attiva principalmente nel commercio con la politica di imporre restrizioni su tutto, dalle sentenze
giudiziarie che i giudici nazionali possono applicare alla forma delle verdure
che gli europei arrivano a mangiare. Discrezione Europa magicamente si è trasformata
in fastidiosa Europa. "
Chiudo da Il Fatto Quotidiano:
In Gran Bretagna il Partito Conservatore del Premier Cameron è stato
sorpassato a destra dall’euroscettico Farage. Un europarlamentare che prendeva
la parola nell’assemblea di Bruxelles per far notare al Presidente del
Consiglio europeo Van Rompuy che ha il “carisma di uno straccio umido e
l’apparenza di un impiegato di banca di basso rango”. Oggi il suo partito è
la prima forza politica della Gran Bretagna.
In Grecia la sinistra radicale ha conquistato la
maggioranza relativa, e il suo leader Tsipras è fermamente convinto che i
trattati europei riguardanti la stabilità economica e il contenimento del deficit
pubblico vadano rinegoziati. La Danimarca fino a qualche anno fa era
considerata il piccolo Eden della socialdemocrazia, un caso esemplare nei
manuali di politica comparata. Da lunedì mattina il primo partito danese è una
formazione xenofoba ed euroscettica di estrema destra, il Danish People
Party. In Spagna sia i popolari che i socialisti perdono seggi rispetto
alle scorse elezioni, gli “indignados” del gruppo Podemos! fanno il loro
ingresso a Bruxelles guidati dal sociologo Pablo Iglesias, e il leader del
Partito Socialista, Rubalcaba, annuncia le sue dimissioni. In Olanda il partito
euroscettico di Geert Wilders arriva terzo. Perfino in Germania i
neonazisti riescono ad eleggere il loro leader, Udo Voigt. Gli euroscettici non
rappresenteranno la maggioranza nel prossimo Parlamento ma se Junker non
dovesse riuscire a farsi nominare presidente della Commissione, popolari e
socialisti creeranno forse un governo europeo di larghe intese.
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