Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

giovedì 29 maggio 2014

FASCISM IS BACK IN FASHION



Così titola il Wall Street Journal.
Non è un augurio, non è ironia nè propaganda: è un dato di fatto!
Condivisibile o meno i partiti di estrema destra stanno tornando, o meglio risorgendo, adattandosi all’era moderna in un’ondata antieuropeista che ha dato questa risposta dalle urne di tutta europa della scorsa settimana.
Andiamo con ordine:
Dal WSJ leggo un articolo interessante sui “fantasmi” e sulle “streghe” che aleggiano sull’Europa.
Alla fine i più contenti dei risultati di queste elezioni sono proprio gli Americani: accusati da sempre per la loro crudezza dai benpensanti Europei: il fascismo è tornato e fa sul serio!
Si può infatti leggere: “Molti sono i colpevoli di questa vergogna per un continente, ma cominciamo con il più biasimevole: l'elettorato francese“. La scorsa settimana  Jean - Marie Le Pen  fondatore del Fronte Nazionale “La iena del partito d’inverno” ha suggerito un metodo per come l'Europa potrebbe risolvere il suo " problema immigrazione" : "Monsignore Ebola " ha detto  "potrebbe risolverlo in tre mesi." Ad oggi uno su quattro elettori francesi votano per il Fronte Nazionale travolgendo il governano socialista. Marine Le Pen domenica ha dichiarato : "Il nostro popolo richiede solo una politica: La politica dei francesi per il francese». che cosa è “Francese per Ein Volk(il popolo)?
La figlia, figura più dolce e gentile del vecchio le Pen è stata comuqnue molto chiara sulla sua posizione antieuropea: “La guerra fredda che l’Europa ha scagliato contro la Russia è inaccettabile! Putin è un signore che difende il giusto separatismo Ukraino.”
Il Cremlino tra l'altro ha anche aperto al partito Jobbik ungherese che ha preso quasi il 15% dei voti nelle elezioni della scorsa settimana, così come per la Grecia della Golden Dawn(Alba Dorata), che ha ottenuto il 9,4%. Questi partiti non sono neo-fascista, nel primo stampo Benito Mussolini. Sono neo-nazista, nel tardo stampo Ernst Röhm. Alba Dorata marcia sotto una bandiera con una simil-svastica.
Non c’è dubbio che questo è uno degli effetti della “Civilizzazione Europea.
Sul NY Times un articolo di Kauffman ha riabilitato e dato una rilettura all’opera di Dominique Strauss-Kahn detto DSK, precedente presidente del Fondo Monetario Internazionale e caduto in disgrazia tre anni fa:” Il contributo del signor Strauss- Kahn all'economia politica francese quando era ministro delle Finanze alla fine del 1990 si è concretizzato nella settimana lavorativa di 35 ore; nell’impegno di aumentare l'occupazione e di trattare le persone come questioni di aritmetica. Da quando c’è nostalgia per la sua "smart set" in Francia, si comincia a capire come mai il 25 % dell'elettorato francese inizia a votare per dei teppisti . E poi c'è Bruxelles. Quando un genio politico di nome Jean Monnet ha iniziato il lavoro di creazione della Comunità economica europea nel 1950 aveva capito, come lo storico Brendan Simms osserva, che "l'unità potrebbe essere raggiunta solo attraverso la cooperazione discreta e segreta tra i principali governi europei, a cominciare con l'economia . Ebbene per almeno 30 anni l'UE è stata attiva principalmente nel commercio con la politica di imporre restrizioni su tutto, dalle sentenze giudiziarie che i giudici nazionali possono applicare alla forma delle verdure che gli europei arrivano a mangiare. Discrezione Europa magicamente si è trasformata in fastidiosa Europa. "
Chiudo da Il Fatto Quotidiano: In Gran Bretagna il Partito Conservatore del Premier Cameron è stato sorpassato a destra dall’euroscettico Farage. Un europarlamentare che prendeva la parola nell’assemblea di Bruxelles per far notare al Presidente del Consiglio europeo Van Rompuy che ha il “carisma di uno straccio umido e l’apparenza di un impiegato di banca di basso rango”. Oggi il suo partito è la prima forza politica della Gran Bretagna.
In Grecia la sinistra radicale ha conquistato la maggioranza relativa, e il suo leader Tsipras è fermamente convinto che i trattati europei riguardanti la stabilità economica e il contenimento del deficit pubblico vadano rinegoziati. La Danimarca fino a qualche anno fa era considerata il piccolo Eden della socialdemocrazia, un caso esemplare nei manuali di politica comparata. Da lunedì mattina il primo partito danese è una formazione xenofoba ed euroscettica di estrema destra, il Danish People Party. In Spagna sia i popolari che i socialisti perdono seggi rispetto alle scorse elezioni, gli “indignados” del gruppo Podemos! fanno il loro ingresso a Bruxelles guidati dal sociologo Pablo Iglesias, e il leader del Partito Socialista, Rubalcaba, annuncia le sue dimissioni. In Olanda il partito euroscettico di Geert Wilders arriva terzo. Perfino in Germania i neonazisti riescono ad eleggere il loro leader, Udo Voigt. Gli euroscettici non rappresenteranno la maggioranza nel prossimo Parlamento ma se Junker non dovesse riuscire a farsi nominare presidente della Commissione, popolari e socialisti creeranno forse un governo europeo di larghe intese.

Nessun commento:

Posta un commento