Io sono italiano: sono di età media, della classe media, di
media cultura…Persino la mia altezza è media.
Per un italiano medio come me, capire che cos’è la libertà ed il lavoro è molto difficile se
non impossibile. Un po’ perché non si studia
a scuola; un po’ perché i media non ne parlano; perché i giornali che leggiamo
sono al settantesimo posto al mondo per la libertà di stampa, dopo diverse
nazioni centroafricane…e persino un recente Ministro del lavoro ha negato che
il lavoro sia un diritto.
Insomma…credo sia legittimo per me essere confuso: quello
che invece è certo, è cosa sia la schiavitù.
Secondo la
definizione dell’ONU:” Slavery is
a system under which people are treated as property to be bought and
sold, and are forced to work.”
Insomma su questo non ci dovrebbero essere dubbi, eppure
sono diversi anni che un ideologo di Roma sostiene che il lavoro come concepito
negli anni moderni sia la più grande
forma di schiavitù tollerata.
Questa frase è troppo difficile per me da spiegare, anche perché
il mio è un “non-Blog”, ma quando avevo 16 anni, quando volevo fare il
simpatico e prendere in giro un conoscente, gli chiedevo: ”Ma tu lavori? E perché?” L’avrò
chiesto 100 volte, e la risposta è sempre stata la stessa: ”Per soldi!”
Quando riflettei per la prima volta su questo aspetto, il mio commento fu: ”Ma ormai è così: non ci
si può fare niente… Anche perché, diciamo la verità, non avere un lavoro ed i
soldi per sopravvivere è peggio!”
Non so se ho cambiato idea da allora, ma l’esempio che mi fu
opposto era pertinente: l’uccellino chiuso in gabbia e liberato, esce dalla
gabbia e poi rientra dentro, perché sa che fuori non sa vivere. E come dice lo
stesso ideologo: ”Uno schiavo difende
sempre il proprio padrone! Lo schiavo
non è quello con la catena, ma quello che non è in grado di immaginarsi la
libertà!”
Su quest’ultima cosa io sono perfettamente d’accordo: all’estero
è abbastanza frequente che un lavoratore da un giorno all’altro si licenzi e
scelga di cercarsi un altro lavoro.
In Italia non mi risulta che un dipendente pubblico si sia mai
licenziato per provare a fare, che ne so, l’investigatore privato od il pilota
d’aereo…E se un giorno accadrà io penso che il commento dei colleghi sarà”E’ impazzito! Ieri ha bevuto
troppo!”
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