Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

sabato 14 marzo 2015

COME SAREBBE STATO IL PASSATO SE IL FUTURO FOSSE ACCADUTO PRIMA

DeutchBanks & Draghi




Bazooka, Cannoni e Draghi sono tra le parole parole più pronunciate al mondo in questi giorni negli ambienti dell’alta finanza. Purtroppo però non è una rivisitazione in chiave Steampunk di Wall Street; né un’apertura ai giochi di ruolo da parte di Francoforte e della BCE. Si tratta del Quantitive Easing (QE), letteralmente “Agevolazione Quantitativa”, strumento annunciato sin dal 2012 e precedentemente considerato addirittura illegale, con cui la BCE acquista con denaro liquido, attività finanziarie di banche come ad esempio azioni o titoli, anche tossici, con effetti positivi sulla struttura di bilancio di queste ultime. Il controllo monetario avviene con la vendita o acquisto di Titoli Pubblici Governativi (i BOT in Italia), in apposite aste. Tale politica monetaria, molto invasiva e non senza rischi, è un’invenzione orientale, in quanto è già stata usata dalla Banca del Giappone per contrastare il fenomeno della deflazione negli anni ’90. Successivamente tale strumento è stato ripreso dall'America: andiamo a vedere...

Da un articolo de Il Sole24Ore apprendiamo che gli effetti del QE in America ha costituito il rimedio, dall'indubbio successo, con cui si è rimediato alla crisi di fine decennio, che aveva abbattuto giganti come General Motors e Chrysler; fatto fallire Lehman Brothers e Bear Sterns.
Il paragone però tra i due QE non è facile: se quello americano fu considerato al tempo un "fucile", quello europeo è chiamato "cannone". Il motivo è sempre finanziario: in Europa il QE viene utilizzato in un momento particolare dove molta liquidità è già stata iniettata (insomma le banche i soldi già li hanno avuti) ed i tassi sono bassissimi se non negativi, rendendo quindi poco interessanti i titoli di debito di molti paesi. 
La principale domanda allora su Bazooka di Draghi è questa: quanto durerà?
In America per capirci c'erano dei progetti abbastanza chiari, tutti noi italiani sappiamo che la Fiat si è comperata la Chrysler per esempio.
In più il fucile americano fu molto più graduale: dal 2010 al 2014 iniettò 4.000 miliardi di dollari in tre ondate investendo in treasures che titoli garantiti da mutui (ABS) con un "tampering" finale che provocò un'estinzione graduale degli investimenti.
Gli effetti: in molti discutono se sono stati modesti o decisivi ma tutti sono d'accordo che ci il QE ha avuto un impatto. La disoccupazione è scesa dal 10% al 5.5%, il PIL segna un +5%, insostenibile nel futuro, ma comunque in ripresa.
L'unico problema era e resta l'inflazione, molto lontana dal 2% che è considerato vitale dalla FED Americana. Insomma aumento di capitale circolante ed interessi più bassi hanno aiutato famiglie ed imprese ad investire ed a riprendersi.
La seconda domanda allora per Draghi è: che impatto avrà nel breve periodo? Dalle premesse le economie dovrebbero impennarsi sulle curve di investimento e reddito.
Infine veniamo al punto centrale: La Borsa. 
Il QE Americano ha aiutato principalmente Wall Street: il Down Jones è raddoppiato, il Nasdaq segna un record dal 2000 ad oggi, le operazioni straordinarie sono ricominciate (startup, fusioni ed acquisizioni ed M&A in generale) ed il dollaro si è rafforzato.
Veniamo al punto: perchè il dollaro è più forte? Il motivo principale è dovuto al fatto che negli ultim 8 mesi la FED ha raccolto i frutti del suo QE mentre la BCE lo ha iniziato a predisporre il suo. Ecco allora che mentra la BCE cominciava a mettere tassi negativi, il dollaro che era ad 1.48 nel 2011 cresceva del 20% fino al tasso di cambio di 1.05  del 2015, e soprattutto non sembra finita qua.
Ultima domanda per Draghi: il sorpasso del dollaro è in parte colpa/merito del suo cannone: e se il bazooka gli scoppiasse in mano? In termine finanziario l'Euro come moneta unica che senso avrebbe se perdesse valore e potere, considerando le ben note restrizioni e severità di Francoforte?

Veniamo ad alcune opinioni prese dal WSJ:


"Stiamo assistendo a un po 'di moderazione. Ma gli investitori non vogliono acquistare  Euro, e c’è chiaramente una corsa pazza al  Dollaro!" ha detto Steven Saywell, responsabile globale della strategia di cambio a BNP Paribas. "Le perdite per l'euro sono arrivate quando la BCE ha dato il via al  suo programma di stimolo di acquisto di bond a lungo atteso. Gli acquisti della BCE hanno spinto verso il basso i rendimenti dei titoli nella zona euro, aumentando la relativa appetibilità delle attività altrove e appesantito la moneta quando alcuni investitori hanno spostato i loro soldi al di fuori del blocco europeo"


“Non abbiamo mai visto un simile  divario tra la Fed e la BCE." ha dichiarato Aurelija Augulyte,  un’analista presso Nordea.  “I prezzi di mercato attuali suggeriscono che la BCE non alzerà i tassi per quasi quattro anni, il che implica una nuova crisi nella zona euro”  secondo la signora Augulyte. "Se ciò accadesse, non si può vedere lo scatto Feddi  quest'anno."


“Eppure , i rendimenti dei titoli nella zona euro è sceso a nuovi minimi storici: titoli  spagnoli, italiani, portoghesei precipitano  a minimi storici e quando i rendimenti cadono  i prezzi aumentano.”  “I rendimenti offerti dai paesi  dell'area mercati dell'euro stanno cominciando asembrare sempre più attraenti rispetto ad altri mercati . Questo rafforza la nostra opinione che i rendimenti nella zona euro inizieranno in aumento nel prossimo anno "  ha detto Justin Knight analista presso la UBS.

 

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