Le Guerre appaiono inevitabili: lo appaiono sempre quando per anni non si fa nulla per evitarle.

lunedì 9 marzo 2015

C'È DEL MARCIO SOTTO AL CREMLINO





Boris Nemtsov è solo l'ultimo nome di un elenco di oppositori di Putin che sono stati uccisi o hanno perso la vita in circostanze misteriose in Russia: riprendo un articolo de "IL Quotidiano".

27 febbraio 2015 - Boris Nemtsov, 55 anni, una delle principali figurre dell'opposizione ed ex vicepremier russo è ucciso nella notte a pochi metri dal Cremlino.

23 marzo 2013: l'ex oligarco e fiero avversario del presidente Putin Boris Berezovsky, 67 anni, è trovato impiccato nel bagno della sua casa in Gran Bretagna. I giudici non hanno stabilito in modo ultimativo che sia stato un suicidio.

16 novembre 2009 - l'avvocato finanziario Sergei Magnitsky, 37 anni, muore in carcere dopo che le autorità gli avevano negato cure mediche.

15 luglio 2009 - l'attivista per i diritti umani Natalia Estemirova, 50 anni, che investigava sugli abusi del governo nel Caucaso del Nord, è rapita a Grozny e e ritrovato uccisa diverse ore dopo.

19 gennaio 2009 - l'attivista per i diritti umani Stanislav Markelov, 34 anni, e la giornalista vicina all'opposizine Anastasia Baburova, 25 anni, sono uccisi a rivoltellate nel centro di Mosca.

23 novembre 2006 - l'ex agente di intelligence e avversario di Putin Alexander Litvinenko, 43 anni, muore avvelenato col polonio a Londra. Due uomini d'affari russi ed ex agenti del Kgb, Dmitry Kovtun e Andrei Lugovoi sono accusati per l'omicidio dalle autorità britanniche ma la Russia si rifiuta di estradarli.

7 ottobre 2006 - la giornalista e scrittrice Anna Politkovskaya, 48 anni, è uccisa davanti la sua casa nel centro di Mosca il giorno del compleanno di Putin. Cinque uomini sono condannati come esecutori del delitto ma i mandanti non sono mai stati individuati.

9 luglio 2004 - il giornalista investigativo americano Paul Klebnikov, 41 anni, viene ucciso mentre lascia gli uffici dell'edizione russa di Forbes a Mosca.

15 aprile 2003 - il deputato liberale Sergei Yushenkov, 52 anni, è ucciso mentre tornava a casa a Mosca. Una sua inchiesta aveva fatto luce sulla serie di attentati del 1999 che fornirono il pretesto alla seconda guerra in Cecenia, conflitto che apri a strada alla presa del potere da parte di Putin.

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